Una mattina alla Scuola sull’Albero: libertà e apprendimento nella natura

Aspettavamo la pioggia …e allora tutti pronti con le tutine per poter giocare liberi anche nelle pozzanghere! Poi invece due gocce ci hanno accarezzato il capo …
È andata un po’ così questa splendida mattinata con i bambini e le bambine della Scuola sull’Albero di Serena Olivieri e Vania Cappelletti a Riva del Garda.

Una Scuola nel Bosco con Closlieu incluso! Si… perchè… il mercoledì mattina in questa scuola si pratica anche “il Gioco del Dipingere”.

Siamo arrivate a Riva del Garda da Verona io, Federica e Cristiana (due laureande… in ricerca…) verso le 9.00. Abbiamo aspettato che giungessero tutti i bambini e abbiamo osservato con quanta serenità e calma salutavano il papà o la mamma prima di accomodarsi sul furgoncino. E via pronti a partire per il bosco…

Una ventina di minuti su una caratteristica strada di montagna …tanto verde e tanto cielo intorno…e poi un paesaggio mozzafiato guardando in giù… lo splendido lago di Garda. Attrezzatissimi ci siamo incamminati per un breve sentiero verso la base scelta da Serena, Vania e i bambini : un luogo incantato nel bosco …alberi altissimi e un tappeto di morbide foglie dai colori caldi e avvolgenti sotto gli stivaletti e i primi germogli verdi sui rami.
Il terreno scosceso di una parte del bosco …uno scivolo perfetto per provare l’emozione di potersi rotolare. E poi scalare di nuovo per tornare su… una palestra naturale per il corpo in evoluzione di questi piccoli che hanno bisogno di sperimentare le proprie capacità motorie. Ma tutto questo movimento mette una gran fame! E allora pronti con la merenda: mele e gherigli di noci per fare un po di rifornimento e ritrovare l’energia per riprendere a giocare.

Ogni tanto un bambino arriva con una piuma, un sasso, un legnetto e lo pone in un ordinato spazio predisposto a dividere gli elementi naturali raccolti. Una specie di schedario, uno spazio sensoriale, razionale e logico… anche relazionale: tutto può solleticare i sensi e gli apprendimenti del bambino.

Ma ecco che il cielo si fa più grigio …inizia a gocciolare. Qualcuno si mette la giacca, qualche altro s’infila nella tenda… Decidiamo di spostarci in un’altro prato più vicino ad un rifugio semmai dovesse sorprenderci un’acquazzone… ma il sole ci concede ancora i suoi luminosi raggi e stendiamo la coperta sull’erba che riluce ancora dell’acqua caduta dal cielo: doni di una natura che s’impara ad apprezzare nel calmo silenzio della montagna. Spazi e tempi scanditi dall’orologio interno dei bambini: un tempo per il gioco, un tempo per mangiare, un tempo per arrabbiarsi e un tempo per fare la pace… un tempo per assaporare la bellezza di tutta questa libertà ma anche tutti i suoi limiti e le sue regole.

Quanta meraviglia nel seguire lo sguardo attento di un bambino che percepisce il mondo intorno a se …un ragnetto!… 😮 la piantina!… che bel sasso! Quante esperienze in una sola mattina di gioco, quanto apprendimento attraverso il mondo che mi circonda. Quanto movimento, così essenziale per un sano e armonico sviluppo  di mente e corpo. Quanta autonomia… un viaggio stupendo è la vita se io bambino ho la possibilità di confrontarmi con tutto questo ogni giorno.
Occhietti vivaci che mi guardano raccontano tutto l’entusiasmo della continua scoperta che è la scuola sull’albero..

Buone avventure a Serena, Vania e a tutti i bambini!

Barbara