La traccia spontanea che rivela l’unicità e l’essenza dell’essere umano

Quando incontri il Closlieu sulla tua strada vorresti diffondere il suo messaggio ovunque e a chiunque, perchè il Closlieu è una chiave d’accesso che apre la porta alla nostra essenza. Il Closlieu fa questo effetto! Sì, perchè rivela una pratica educativa che apre gli occhi sull’infinita bellezza che l’essere umano ha in sé, dentro la memoria delle proprie cellule. Ancora oggi, dopo più di 10 anni che conosco questo luogo magico, sento il desiderio di mettermi al servizio delle persone e dei bambini in questo modo.

La pratica del Gioco del Dipingere fa luce su una modalità di entrare in relazione con l’altro lasciandolo libero di esprimersi, di sperimentarsi e di evolvere secondo le proprie necessità e tempi. Questa libertà, che si respira in ogni sessione di pittura, cambia definitivamente lo sguardo sulla traccia, sull’esperienza e sul processo che vive la persona.

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Il seme della rivoluzione educativa

Il gioco del diIn collaborazione con l’Associazione Montessori Brescia si organizza il seminario di due giorni sugli studi e le scoperte di Arno Stern sulla traccia spontanea.
Una evoluzione libera della traccia che spontaneamente avvicina il bambino ai ritmi della scrittura ma che mette in risalto soprattutto pratiche educative che favoriscono al libera espressione dell’essere.
I temi fondamentali che verranno trattati:

– Approfondimento della Formulazione: linguaggio universale di tracciati appartenenti all’essere umano

– La figura del Praticien che mette in risalto le attitudini di un educatore che rispetta, con azioni e parole, le disposizioni naturali del bambino

Il seminario fornisce una riflessione e una crescita personale del partecipante rispetto ad uno sguardo rinnovato e fiducioso nelle capacità del bambino in ogni ambito e contesto educativo.

Per questo seminario è possibile fare l’iscrizione usando la carta docente.
Per l’iscrizione vai al sito www.montessoribs.it
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Liberi di esprimersi… per preservare le facoltà innate dell’essere umano

 

Come creare la felicità?
Come vivere liberi di esprimere quello che siamo?
Partiamo da noi!?
Mettiamoci al centro!
Scopriamoci, amiamoci… cerchiamo la felicità. Scoviamo quegli spazi, quei tempi e quei modi che ci donano il piacere di metterci in connessione con tutto ciò che siamo. Ritroviamo il piacere e la passione di fare le cose per noi stessi: motore indispensabile per la crescita e l’evoluzione umana.  Abbiamo la grande responsabilità verso chi è vicino a noi di trasmettere la competenza a vivere una vita piena e felice. Abbiamo la responsabilità di conoscere nuovi pensieri e visioni che accompagnino il bambino nei processi naturali di apprendimento e conoscenza del mondo che lo circonda.

Bambini iperattivi, oppositivi e provocatori, segnalati con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali, ragazzi disattenti, dislessici che vengono a volte troppo presto etichettati. Abbandoni scolastici, disagio di studenti e insegnanti… il suicidio di troppi ragazzi sopraffatti dalla paura di non soddisfare le aspettative di noi adulti.
Tutto questo non ci induce a delle riflessioni?

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Una mattina alla Scuola sull’Albero: libertà e apprendimento nella natura

Aspettavamo la pioggia …e allora tutti pronti con le tutine per poter giocare liberi anche nelle pozzanghere! Poi invece due gocce ci hanno accarezzato il capo …
È andata un po’ così questa splendida mattinata con i bambini e le bambine della Scuola sull’Albero di Serena Olivieri e Vania Cappelletti a Riva del Garda.

Una Scuola nel Bosco con Closlieu incluso! Si… perchè… il mercoledì mattina in questa scuola si pratica anche “il Gioco del Dipingere”. Continua a leggere

Corso di Nuova Pedagogia per Educatori consapevoli, responsabili, presenti e vigili.

Come si possono cambiare le cose se il mondo da cui siamo circondati non ci piace? Se quello che viviamo e vediamo non ci rende felici?
Come si fa a educare le nuove generazioni ad una cultura del rispetto per il pianeta e per ogni forma di vita che lo abita? Quali modelli o riferimenti possiamo offrire ai nostri bambini e bambine?

Il futuro nuovo bisogna costruirlo!
E come si fa a costruirlo?
Prima bisogna immaginarlo, pensarlo… incarnarlo!

E’ proprio quello che sta cercando di fare il gruppo di studio ScuolAgire-Viterbo. Ne sta facendo esperienza concreta, tangibile.
Un gruppo eterogeneo di persone: insegnanti, educatori, genitori che hanno capito l’importanza di ri-partire da se stessi. Vite e percorsi uniti da un desiderio comune: conoscere se stessi e guarirsi, migliorarsi, comprendersi…
E mai nulla succede per caso. Sopratutto non succede di frequente che un gruppo di persone che non si erano mai viste prima vivano una giornata insieme con tale spirito di comunione.
Tanta voglia di fare, di mettersi in gioco… nessun lamento nonostante siano avvenuti molti inconvenienti in una sola giornata. Una voglia di cambiare tale da trovare la soluzione a qualsiasi problema …tutti insieme!
Nessuno dei partecipanti che si aspettasse nulla, anzi tutti pronti a dare una mano per preparare il nuovo setting per un improvviso cambio di sede del corso.
E dietro a questo fare il pensiero che ognuno è creatore della propria vita, ognuno è partecipe insieme agli altri di quel cambiamento che si vuole vedere accadere.
Ecco …direi che, più di altre cose, mi ha colpito questo.
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Cercatori di sé stessi nelle sfumature di colore rifratte dall’acqua…

C’è tutto!
È confermato anche dalle neuroscienze… abbiamo una memoria cellulare! Come ha sostenuto molto tempo prima di questa scoperta Arno Stern (educatore francese, creatore del Closlieu).
Tutto è nella nostra mente e in ogni nostra cellula.
Ci aspetta!
È il nostro futuro!
È quello che siamo!
È la nostra vera essenza!
Non possiamo essere qualcos’altro. Continua a leggere

La natura del bambino e il bambino nella natura. Visita alla Scuola nel Bosco di Verona

Scuola nel Bosco di VeronaHo sempre seguito le mie inclinazioni artistiche ma negli ultimi anni, iniziando a lavorare con i bambini, mi sono sempre di più occupata di educazione, scoprendo una passione profonda per la pedagogia.  Aprirmi all’approfondimento degli studi di Arno Stern ha significato per me accostarmi ad un pensiero ecologico. Un’ecologia dell’infanzia come la intende Andrè Stern (figlio dell’educatore francese Arno Stern). Un modo di approcciarsi al bambino e alla bambina rispettandone i bisogni essenziali, partendo da una fiducia incondizionata nelle sue capacità e prendendo atto che l’entusiasmo è il “motore” che muove lo sviluppo dell’essere umano. È proprio partendo da qui che possiamo scoprire che rispettando la nostra natura ci possiamo aprire alla cura degli altri esseri viventi e dell’ambiente che abitiamo. Continua a leggere

Il linguaggio dell’infinito: segni e tracciati della memoria cellullare

Oggi la conoscenza e la comunicazione con  il mondo esterno è divenuta più importante della scoperta del nostro mondo interiore. Questo squilibrio ha causato una crisi dell’identità umana senza precedenti. Abbiamo perso la capacità di ascoltare in profondità i nostri reali bisogni e desideri perché l’era della comunicazione ha invaso ogni ambito della nostra vita.
Diventa sempre più necessario cercare tempi e spazi per ricondurre l’uomo e la donna a ritrovare la propria essenza, la strada verso sé stessi.

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IL MANDATO

SEMINARIO DI STUDI CON ARNO STERN

Si è svolta domenica 22 novembre 2015 a Mendrisio (Svizzera) l’ultima giornata del seminario di studi con Arno Stern: ” Dal disegno infantile alla semiologia dell’espressione”. Un percorso alla scoperta dei tracciati appartenenti alla nostra memoria organica. Uno studio che rivela una pratica educativa rispettosa della spontaneità e della ricchezza che ogni bambino porta con sè.

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La nuova dipendenza

Le soluzioni ai molti problemi che assillano l’uomo sono davanti ai nostri occhi.
Questo sistema, basato sulla crescita economica e che ha bisogno di persone angosciate e insicure, non ci piace, ma fatichiamo ad uscire da questo circolo vizioso che ci porta a trovare sempre  e in ogni situazione un capro espiatorio.
Ci sono credenze così radicate in noi che ci hanno resi aridi e insensibili al grido di aiuto di questa umanità, divenuta solo una “risorsa” per l’economia di mercato. La nostra vita così veloce non ci permette più di vedere quanto la nostra società malata abbia disumanizzato l’uomo. Continua a leggere